La fotografia come mezzo di indagine e di studio per catturare soggetti della rappresentazione pittorica alla fine degli anni ’60 si sostituisce al tradizionale cavalletto delle esecuzioni “en plain air”.
Anche durante i frequenti viaggi all’estero e spesso oltre cortina, l’inseparabile strumento fotografico diviene il supporto per indagare quelle realtà con singolari scatti in bianco e nero a cui successivamente dava, anima, colore e corpo su tela.
La ricerca fotografica gli ha consentito di cogliere i momenti più diversi al fine di indagare esperienze e processi di una società in rapida evoluzione, ma anche registrare momenti culturali sperimentali che negli anni ’70 popolavano i teatri d’avanguardia a Roma come a Parigi. Realtà desiderose di fuggire dalle tematiche della rappresentazione accademica tradizionale per allinearsi a quei fermenti culturali e di protesta che hanno ispirato in quegli anni anche la cinematografia, dalla “nouvelle vague” francese alla filmografia italiana di Antonioni con Zabriskie point.
Ma ancor prima, ha voluto consapevolmente catturare e documentare immagini di una tradizione popolare “neo realista” che sopravviveva nella provincia dimenticata e destinata all’inesorabile oblio nell’Italia della rapida trasformazione economica post bellica.
Il lavoro di ricerca non si è fermato di fronte ai blocchi ideologici e ai confini imposti dalle dittature di Tito, di Ceaucescu e dei regimi dell’est europeo. La tensione verso nuovi confronti culturali ha superato i pregiudizi di carattere politico e lo hanno indotto a documentare la bellezza sconosciuta e compassata di quelle aree geografiche.
Documentazione che non tralasciava di raccontare le esperienze artistiche sui fenomeni intellettuali locali realizzate all’interno di grandi aree verdi (es. “Forma Viva” di Portorose per la scultura in pietra e di Kostanjevica pri Krki per quella in legno), destinate alla esposizione e produzione scultorea di artisti che convergevano da tutto il mondo in quei luoghi. La ricerca di temi e soggetti raccolti in tutte quelle sollecitazioni emotive lo inducevano poi a sviluppare soggetti paesaggistici o elaborare composizioni totemiche ogni volta con rinnovati ed originali tagli cromatici.
SPUNTI FOTOGRAFICI
PERSONAGGI DELLA TRADIZIONE POPOLARE
TEATRO UNDERGROUND e SPERIMENTALE DEGLI ANNI ’70
LA CONTESTAZIONE GIOVANILE DEGLI ANNI ’60 e ’70